Per la caratteristica architettura medioevale del suo centro storico è stato
dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. Il sito di San Gimignano,
nonostante alcuni ripristini otto-novecenteschi, è per lo più intatto
nell'aspetto due-trecentesco ed è uno dei migliori esempi in Europa di
organizzazione urbana dell'età comunale.
San Gimignano sorse su un sito
abitato sicuramente dagli etruschi, almeno dal III secolo a.C., come testimoniano i
numerosi ritrovamenti archeologici (soprattutto tombe) nel territorio circostante.
Il colle era stato scelto sicuramente per questioni strategiche, essendo dominante
sull'alta Val d'Elsa.
Verso il 1150, nonostante l'apertura di un nuovo tracciato della Francigena, San
Gimignano continuò ad essere un centro emergente, con una politica di espansione
territoriale e una significativa crescita delle attività commerciale. Fu in
questo periodo che si formarono due "borghi" al di fuori delle mura: quello di
San Matteo, verso Pisa, e quello di San Giovanni, verso Siena, entrambi lungo
una nuova "via maestra", che vennero inglobati nelle mura con il nuovo tracciato
completato nel 1214.
Nel 1199, nel pieno del suo splendore economico, il paese guadagnò la propria indipendenza
comunale rispetto ai vescovi di Volterra. Non mancarono le lotte intestine tra guelfi e ghibellini
(rispettivamente capeggiati dagli irriducibili Ardinghelli e Salvucci), ma al XII secolo, sotto
i ghibellini, risale il periodo di maggior splendore economico, che si basava sul
commercio dei pregiati prodotti agricoli locali, tra i quali il più ricercato
era lo zafferano, venduto in Italia (Pisa, Lucca, Genova) e all'estero (Francia
e Paesi Bassi, fino anche alla Siria e all'Egitto). Inoltre, al pari di altri
centri toscani, si diffuse la speculazione finanziaria e l'usura. La solida
economia permise la creazione di un ceto aristocratico urbano, che espresse la
propria supremazia politica e sociale nella costruzione delle torri: nel
Trecento si arrivò a contare 72 torri (oggi ne rimangono 14).
Nel 1251 le mura inglobarono Montestaffoli, ma pochi anni dopo, nel 1255, la città venne presa
dai guelfi di Firenze che ordinarono la distruzione delle mura. Riacquistata
l'indipendenza nel 1261 e tornata la supremazia ghibellina dopo la battaglia di
Montaperti, i sangimignanesi ricostruirono le mura comprendendo anche il poggio
della Torre. Da allora la conformazione cittadina venne suddivisa in quattro
contrade, ciascuna corrispondente ad una porta principale: quella di Piazza, di
Castello, di San Matteo e di San Giovanni.
Gli ordini religiosi, appoggiati dal comune, si insediarono in città a partire dalla metà del
Duecento: i francescani fuori porta San Giovanni (1247), gli agostiniani alla porta San Matteo
(1280), i domenicani a Montestaffoli (1335) e le benedettine di San Girolamo presso la
Porta San Jacopo (1337).
L'8 maggio del 1300 il Comune ebbe l'onore di ospitare Dante Alighieri come
ambasciatore della Lega Guelfa in Toscana.
Di particolare interesse sono le 14 torri medievali, gli edifici civili come
Palazzo del Podestà
e Palazzo Pratellesi, il Duomo, la Chiesa di Sant'Agostino e le architetture militari come
la Rocca di Montestaffoli.
 |
|
 |
Piazza della cisterna |
|
San Gimignano |